Se l’Assemblea degli Inquilini o i Tecnici del Comune ti vietano di installare la canna fumaria della pizzeria hai un grosso ostacolo sul tuo cammino.

Non ti resta che decidere: se cercare un nuovo locale, se abbandonare il progetto della pizzeria o se trovare una valida alternativa al problema.

Tutti i pizzaioli lo confermano…

C’è scarsità di locali con la canna fumaria e quelli con la disponibili tà hanno alti affitti, inoltre a installarla costa come metà pizzeria: spendi 3.000 euro a piano e devi portarla fino sopra al tetto.

Se il tuo locale ha 5 piani, hai 15.000 euro di spesa per installarla. Questa è la Tariffa Ufficiale degli installatori, da Milano a Roma.

Se gli Inquilini o il Comune ti impediscono l’installazione della canna fumaria puoi tentare alcune soluzioni alternative.

Facciamo una breve comparazione delle alternative e delle conseguenze, che potrebbero essere sgradevoli e nefaste.

Tanto per cominciare c’è il foro alla parete del condominio.

Questa soluzione è vietata in assoluto dal Regolamento di Igiene Comunale. La Polizia Locale o i Vigili Sanitari sono in agguato a multarti e a ordinarti l’immediata installazione della canna fumaria, pena la chiusura della pizzeria. Meglio non farlo.

La seconda soluzione è la centralina a carboni attivi (3.000 euro!).

Molte Asl l’hanno vietata perché i pizzaioli non cambiano con regolarità i filtri a causa degli alti costi. Un filtro costa 75 euro e il cambio semestrale dei 6 filtri con 18 kg di carbone attivo costa 900 euro all’anno. Una gabella odiosa.

L’ultima alternativa è la doccetta d’acqua.

Sono costruite contro le fuliggini dei forni a legna e sono inservibili nei forni elettrici. Costano dai 1.600 ai 3.400 euro ed in più c’è la bolletta dell’acqua da pagare.

Mi chiamo Fausto Negri e sono il fondatore di MARGOT.

Sono un fisico industriale, interessato al funzionamento delle cose, con la passione della progettazione.

Ho studiato a fondo il problema dei fumi e degli odori, sino a diventare l’esperto di cottura senza fumi.

Ho inventato la Cappa a Condensazione Refrigerata per il forno GENIUS guardando con occhi diversi una ricercatrice che ghiacciava i fumi per analizzarli meglio in laboratorio.

La Cappa a Condensazione Refrigerata del forno GENIUS ed è probabilmente la migliore tecnologia per abbattere i fumi.

I vapori ed i fumi di cottura sono ghiacciati e liquefatti dentro al frigorifero incorporato nella cappa e poi lasciati scendere a terra nella rete fognaria o nella tanica acclusa.

La cappa non ha filtri da sostituire ma solo filtri da lavare e radiatori del frigo da spolverare.

Il forno GENIUS con la Cappa è pronto a cuocere subito, senza lavori di muratura e di idraulica.

GENIUS fa magie. Ti fa forgiare la realtà secondo i tuoi desideri.

Ti porta a un passo dalla libertà dove tutte le opzioni sono possibili. Ti affianca con un consigliere fidato per assisterti nel

Voglio dirti una cosa importante: ho un protocollo esclusivo che ti fa essere in Regola al 100% con l’Asl, il Comune e gli Inquilini.

Porta i tuoi impasti e vieni a testarlo, così puoi verificare come lavora bene il forno GENIUS. Poi, se ne vedi i vantaggi e l’utilità scegli in assoluta libertà di prenotarlo.

Pensa a quante volte ti sei interrotto a cuocere perché la platea del forno era fredda. Ora invece le resistenze elettriche infilate nelle pietre refrattarie lo mantengono sempre in temperatura

Questa è la storia di Nico M. che aveva un ristorante alle porte di Torino, ma voleva cambiare vita.

Aveva voglia di semplicità e ha ceduto il ristorante al suo chef.

Si prefiggeva di fare una pizzeria da asporto, per avere meno costi, meno personale e più tempo libero.

Era stanco di visitare tanti locali in buone posizioni commerciali, ma tutti con il problema della canna fuma ria.

Conosceva il costo dei lavori di installazione e le consguenze delle altre alternative (foro a parete, carboni attivi e doccetta d’acqua).

Il problema che non lo faceva dormire di notte.

Nico aveva raccolto informazioni sul forno e deciso di chiamarmi per verificare se era lo strumento giusto per lui.

Abbiamo fatto delle video-chiamata di approfondimento per chiarire ogni dettaglio. Ha inviato ai miei disegnatori la planimetria per fare il progetto in 3D del la pizzeria e sapere l’investimento necessario.

Ci siamo incontrati nel locale di Orbassano per controllare dal vivo il progetto e la fornitura. Abbiamo mi gliorato alcune cose e consegnato al cartongessista, all’elettricista e all’idraulico i disegni utili per i la vori da eseguire.

Dopo 30 giorni Nico poteva era libero di sfornare pizze nel locale davanti alla Biblioteca Comunale di Orbas sano.

Con Nico ci siamo incontrati nel locale di Orbassano per controllare dal vivo il progetto e la fornitura.

Abbiamo migliorato delle cose. Abbiamo consegnato e spiegato i disegni dei lavori da ese guire al cartongessista, all’elettricista e all’idraulico.

Dopo 30 giorni Nico era libero di sfornare pizze nel locale davanti alla Biblioteca Comunale.